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(DESI)”Dentro la Mente di Hamas: Un’Analisi delle Operazioni di Guerra Psicologica e PSYOPS con il Dott. Gilberto Di Benedetto”

Introduzione:

Luciano Consorti Castiglia ha l’opportunità di intervistare il Dott. Gilberto Di Benedetto, esperto riconosciuto in guerra psicologica e operazioni di PSYOPS, per analizzare in profondità il comportamento e le motivazioni di Hamas, in aggiunta alle operazioni di guerra psicologica coinvolte. Continua a leggere per una discussione informativa e approfondita su questa delicata questione.

Luciano Consorti Castiglia: Dott. Di Benedetto, innanzitutto, grazie per aver accettato questa intervista. Per iniziare, potrebbe spiegarci come si è evoluto Hamas nel corso degli anni e quali sono i fattori chiave che hanno portato a questo cambiamento nel comportamento?

Dott. Gilberto Di Benedetto: Certamente, Luciano. Hamas, originariamente fondato nel 1987 durante la Prima intifada, ha da sempre dichiarato il suo obiettivo principale: la creazione di uno Stato palestinese indipendente in tutta la Palestina storica. Tuttavia, nel corso degli anni, abbiamo assistito a un cambiamento significativo. Inizialmente, c’era una speranza diffusa che Hamas potesse sviluppare una dimensione più pragmatica. Alcuni osservatori vedevano segnali di sostegno a un cessate il fuoco duraturo e l’apertura di contatti informali. Tuttavia, gli attacchi recenti hanno dimostrato una deviazione da questa percezione, con un ritorno a un comportamento più aggressivo.

Questo cambiamento può essere attribuito a diversi fattori chiave. La frustrazione derivante dalla corruzione all’interno dell’Autorità palestinese e dalla mancanza di una chiara successione dopo Mahmoud Abbas sembra aver influito sulla decisione di Hamas di intensificare la violenza. Inoltre, la situazione politica interna in Israele ha contribuito, poiché Hamas ha potuto percepire un Israele vulnerabile con un governo che ha continuato a costruire insediamenti e promosso una controversa riforma giudiziaria.

C’è anche un aspetto importante riguardante l’Iran, che ha sostenuto Hamas e contribuito alla sua forza. In passato, Hamas aveva avuto degli scontri con l’Iran a causa del suo sostegno ai manifestanti in Siria durante le cosiddette Primavere Arabe. Tuttavia, col tempo, i rapporti sono stati riportati a un livello di collaborazione, e oggi l’Iran è uno dei principali sponsor di Hamas.

Luciano Consorti Castiglia: Come esperto in guerra psicologica, quali tattiche e strategie riconosce in Hamas?

Dott. Gilberto Di Benedetto: Hamas è noto per utilizzare diverse tattiche di guerra psicologica per raggiungere i propri obiettivi. Queste tattiche possono includere la manipolazione dell’opinione pubblica, la propaganda, la disinformazione e la creazione di una narrativa che sostiene la loro causa.

Ad esempio, Hamas ha utilizzato attentati suicidi, razzi e colpi di mortaio contro Israele per creare una percezione di costante minaccia e insicurezza. Questo influisce sull’opinione pubblica israeliana, spingendola a cercare una soluzione al conflitto o a sostenere azioni più aggressive da parte del governo israeliano.

Hamas ha anche cercato di guadagnare il sostegno di Paesi arabi e di affermare la sua legittimità come governo palestinese indipendente, utilizzando la diplomazia e sforzi politici.

Un altro aspetto della guerra psicologica riguarda la percezione dell’opinione pubblica internazionale. Il gruppo cerca di presentarsi come una vittima oppressa dalla politica israeliana, cercando il supporto di governi e organizzazioni internazionali.

In sintesi, Hamas sfrutta una serie di tattiche di guerra psicologica per raggiungere i suoi obiettivi, influenzando l’opinione pubblica, nazionale e internazionale, e cercando di presentare la sua causa come giusta e legittima.

Luciano Consorti Castiglia: Cosa può dirci sulle operazioni di PSYOPS coinvolte in questo conflitto e come possono influenzare il comportamento di Hamas?

Dott. Gilberto Di Benedetto: Le operazioni PSYOPS, o operazioni psicologiche, sono parte integrante di questo conflitto. Le forze armate coinvolte cercano di utilizzare le operazioni di PSYOPS per influenzare le percezioni e i comportamenti di Hamas e della popolazione palestinese.

Queste operazioni possono includere la diffusione di messaggi psicologici attraverso vari mezzi, come radio, televisione, social media e volantini. L’obiettivo è influenzare le decisioni e le azioni di Hamas, inducendo cambiamenti comportamentali. Ad esempio, attraverso operazioni di PSYOPS, si può cercare di convincere i membri di Hamas a desistere dalla violenza o a considerare un cessate il fuoco.

Allo stesso tempo, Hamas può utilizzare tattiche simili per influenzare le forze israeliane e la popolazione israeliana. Questo è un aspetto fondamentale della guerra psicologica in questo conflitto, in cui entrambe le parti cercano di influenzare l’opinione pubblica e le decisioni strategiche attraverso operazioni di PSYOPS.

Luciano Consorti Castiglia: Grazie, Dott. Di Benedetto, per questa analisi approfondita e illuminante sulla psicologia di Hamas e le operazioni di guerra psicologica coinvolte. Questo conflitto complesso richiede una comprensione approfondita di tali dinamiche per trovare soluzioni pacifiche e durature.

Dott. Gilberto Di Benedetto: Grazie a te, Luciano, per avermi dato l’opportunità di discutere di questi temi cruciali. È essenziale analizzare la guerra psicologica e le operazioni di PSYOPS per affrontare questo conflitto in modo più completo


(DES) “Inside the Mind of Hamas: An Analysis of Psychological Warfare and PSYOPS with Dr. Gilberto Di Benedetto”

Introduction:

Luciano Consorti Castiglia has the opportunity to interview Dr. Gilberto Di Benedetto, a recognized expert in psychological warfare and PSYOPS operations, to delve into the behavior and motivations of Hamas, in addition to the psychological warfare operations involved. Keep reading for an informative and in-depth discussion on this delicate issue.

Luciano Consorti Castiglia: Dr. Di Benedetto, first of all, thank you for accepting this interview. To start, could you explain how Hamas has evolved over the years and what are the key factors that have led to this change in behavior?

Dr. Gilberto Di Benedetto: Certainly, Luciano. Hamas, originally founded in 1987 during the First Intifada, has always declared its primary goal: the creation of an independent Palestinian state in all of historic Palestine. However, over the years, we have witnessed a significant change. Initially, there was widespread hope that Hamas could develop a more pragmatic dimension. Some observers saw signs of support for a lasting ceasefire and the opening of informal contacts. However, recent attacks have shown a deviation from this perception, with a return to a more aggressive behavior.

This change can be attributed to several key factors. Frustration stemming from corruption within the Palestinian Authority and the lack of a clear succession after Mahmoud Abbas appears to have influenced Hamas’ decision to escalate violence. Furthermore, the domestic political situation in Israel has contributed, as Hamas could perceive a vulnerable Israel with a government that continued to build settlements and promoted a controversial judicial reform.

There is also a significant aspect concerning Iran, which has supported Hamas and contributed to its strength. In the past, Hamas had clashed with Iran due to its support for protesters in Syria during the so-called Arab Spring. However, over time, relations have been brought back to a collaborative level, and today, Iran is one of the main sponsors of Hamas.

Luciano Consorti Castiglia: As an expert in psychological warfare, what tactics and strategies do you recognize in Hamas?

Dr. Gilberto Di Benedetto: Hamas is known for employing various tactics of psychological warfare to achieve its objectives. These tactics can include manipulation of public opinion, propaganda, disinformation, and the creation of a narrative that supports their cause.

For example, Hamas has used suicide bombings, rockets, and mortar attacks against Israel to create a perception of constant threat and insecurity. This influences the Israeli public opinion, pushing it to seek a solution to the conflict or to support more aggressive actions by the Israeli government.

Hamas has also sought to gain the support of Arab countries and assert its legitimacy as an independent Palestinian government, using diplomacy and political efforts.

Another aspect of psychological warfare concerns the perception of international public opinion. The group tries to present itself as an oppressed victim of Israeli politics, seeking the support of governments and international organizations.

In summary, Hamas employs a range of psychological warfare tactics to achieve its goals, influencing national and international public opinion and trying to present its cause as just and legitimate.

Luciano Consorti Castiglia: What can you tell us about the PSYOPS operations involved in this conflict and how they can influence Hamas’s behavior?

Dr. Gilberto Di Benedetto: PSYOPS, or psychological operations, are an integral part of this conflict. The involved military forces seek to use PSYOPS operations to influence the perceptions and behaviors of Hamas and the Palestinian population.

These operations can include the dissemination of psychological messages through various means, such as radio, television, social media, and leaflets. The goal is to influence the decisions and actions of Hamas, inducing behavioral changes. For example, through PSYOPS operations, efforts can be made to convince Hamas members to desist from violence or consider a ceasefire.

At the same time, Hamas can employ similar tactics to influence Israeli forces and the Israeli population. This is a crucial aspect of psychological warfare in this conflict, where both sides seek to influence public opinion and strategic decisions through PSYOPS operations.

Luciano Consorti Castiglia: Thank you, Dr. Di Benedetto, for this insightful and enlightening analysis of the psychology of Hamas and the psychological warfare operations involved. This complex conflict requires a comprehensive understanding of such dynamics to find peaceful and lasting solutions.

Dr. Gilberto Di Benedetto: Thank you, Luciano, for giving me the opportunity to discuss these crucial issues. Analyzing psychological warfare and PSYOPS operations is essential to address this conflict more comprehensively.


כותרת: “בתוך דמיון החמאס: ניתוח פעולות מלחמה פסיכולוגית ו-PSYOPS עם הד”ר גילברטו די בנדטו”

הקדמה:

לוצ’יאנו קונסורטי קסטיליה מציין הזדמנות לראיין את הד”ר גילברטו די בנדטו, מומחה מוכר בתחום הקרב הפסיכולוגי ופעולות PSYOPS, על מנת לנתח בעומק את ההתנהגות והמניעים של החמאס, בנוסף לפעולות הקרב הפסיכולוגיות המעוררות עניין. המשך קריאה לדיון מידע ועמיק בנושא רגיש זה.

לוצ’יאנו קונסורטי קסטיליה: ד”ר די בנדטו, לפני כל דבר, תודה שהסכמת לנתח את הראיון הזה. לשם תחילה, האם תוכל להסביר איך החמאס התפתח במשך השנים ומהם הגורמים המרכזיים שהובילו לשינוי בהתנהגותו?

ד”ר גילברטו די בנדטו: כמובן, לוצ’יאנו. החמאס, שנוסד במקור בשנת 1987 במהלך האינתיפאדה הראשונה, תמיד הצהיר על מטרתו העיקרית: הקמת מדינה פלשתינית עצמאית בכל ארץ פלשתין ההיסטורית. אך במהלך השנים ראינו שינוי משמעותי. בתחילה, רצוי לראות בזה אופציה של יותר פרגמטיזם. חלק מרכזי מסתכל על סימנים של תמיכה בהפסקת אש ארוכת טווח ובפתיחת קשרים לא רשמיים. אך ההתקפות האחרונה הראתה שינוי מהתפיסה הזו, עם החזרה להתנהגות אופטימיסטית יותר.

ניתן לשייך את השינוי הזה לגורמים מרובים. התוספת המתוך הפתרון שבפנים מקורב לפלשתינים ומתוך חוסר היורשות הבהירה לאחר מהוד מחמוד עבאס, נראה כי יצרה פסימיות בחמאס להגברת האלימות. בנוסף, המצב הפוליטי הפנימי בישראל השפיע גם הוא, בזמן שהחמאס הצליח לראות בישראל הרופעת תוך שהיא נחושה בהרכבת ההתיישבויות ומציינת רפורמה שמגוננת בסיפוח.

קיים גם היבט מרכזי כשמדובר באיראן, שסיפק תמיכה לחמאס ותרם לחוזק אותה. בעבר התקיימו סכסוכים בין החמאס ואיראן עקב תמיכת איראן למפגינים בסוריה במהלך המהפכות הערביות הקרויות גם “הפריה הערב

Updated: Friday October 13th, 2023 — 10:17 am
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